Mobilità sostenibile è il tema dell’iniziativa “A MOTORI SPENTI” promossa dalla Fondazione Sorella Natura, in collaborazione con Quaeris, è stata oggetto della relazione dell’Assessore alle Politiche Ambientali della Provincia di Treviso durante la sessione “Il Mobility management in Veneto”.

La ricerca, condotta nell’ambito delle iniziative promosse dall’ente Provincia di Treviso per le “Giornate Provinciali dell’Ambiente”, ha visto la partecipazione di quasi 900 studenti residenti in Veneto, in particolare nella Marca. I questionari autosomministrati sono stati distribuiti ai partecipanti durante la manifestazione “A Motori Spenti” presso alcuni istituti scolastici.

La maggioranza dei giovani intervistati ha dichiarato che l’inquinamento dell’aria costituisce un problema nel proprio Comune di residenza, laddove il 31,0% lo ritiene uno degli elementi di criticità principali della qualità della vita, mentre per il 25,6% la percezione negativa è limitata ad alcuni periodi dell’anno.  Poco meno del 30,0% degli intervistati riconosce di non aver mai pensato all’inquinamento dell’aria come un problema grave nel proprio Comune, senza comunque averne una percezione concreta. Un più ristretto 13,6% dei giovani ha infine risposto di non ritenerlo un problema particolare.

Unanime si rivela invece l’apprensione per le conseguenze che l’inquinamento atmosferico potrebbero avere sulla propria salute: il 45,4% dei giovani si dichiara moltissimo o molto preoccupato degli effetti negativi dell’inquinamento sul proprio corpo, mentre il 41,7% ha risposto con un più moderato “abbastanza preoccupato”. I poco o per nulla preoccupati in merito ammontano al 13,9%.

Tra le azioni che i giovani trevigiani ritengono più utili a contribuire al miglioramento della qualità dell’aria del proprio Comune vi sono in particolare la riduzione dei fumi nocivi emessi dalle industrie (18,6%), la creazione o l’ampliamento di zone pedonali e piste ciclabili (17,3%) e l’attivazione di iniziative pubbliche per incentivare l’uso della bicicletta (14,9%). Azioni valutate meno efficaci sono invece l’incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici (7,1%) ed il miglioramento dell’efficienza del riscaldamento domestico (3,4%).

Gli intervistati hanno dichiarato di compiere quotidianamente alcune azioni per ridurre il consumo energetico e di conseguenza le emissioni di gas nocivi. La principale indicazione è stata l’uso attento dell’energia elettrica, grazie allo spegnimento delle luci quando ci si allontana da una stanza (30,7%), seguita dalla preferenza di una ventilazione naturale in casa o in auto rispetto all’uso del climatizzatore (17,7%). Tra le azioni virtuose meno citate vi sono la condivisione dell’automobile con altre persone (familiari e/o amici) negli spostamenti quotidiani (4,9%), così come l’utilizzo dei mezzi pubblici al posto di quelli privati (3,4%).

Il sondaggio ha inoltre cercato di conoscere quale fosse il grado di conoscenza delle tematiche ambientali da parte dei giovani: la maggioranza dei rispondenti ha affermato di essere interessato ai temi ambientali, ma denuncia una carenza di informazione al riguardo (47,5%); il 36,6% si è invece dichiarato interessato alle tematiche dell’ambiente e si informa regolarmente su di esse. Una minoranza di intervistati (15,6%) ha infine affermato di non essere interessata a tali temi, pur riconoscendo la presenza di molti canali per informarsi.

I canali principali attraverso cui i giovani si aggiornano sulla salute dell’ambiente sono la televisione, sia locale che nazionale (30,8%), ed internet insieme alle altre risorse del web, quali i social network o le newsletter (20,3%). Meno utilizzati a tale scopo invece sono la radio (4,1%) o la partecipazione ad incontri pubblici che affrontino tali tematiche (3,7).