I risultati della rilevazione commissionata a Quaeris dal comitato per il candidato Sindaco pubblicati sul quotidiano “Il Piccolo” di Trieste.

Di mesi alle elezioni comunali ne mancano e la mappa delle candidature non è ancora definita: o meglio, il centrosinistra ha già chiuso i giochi convergendo tutto sul nome di Roberto Cosolini, ma il centrodestra è ancora alle prese con lotte intestine e con un discreto numero di aspiranti. Eppure di sondaggi – già fatti, in cantiere o in progetto – è già tempo da un bel po’. A uscire allo scoperto, per ora, è Franco Bandelli, l’ex delfino di Roberto Dipiazza ora candidato alla poltrona del Municipio come leader di “Un’altra Trieste”. Con quante possibilità? Proprio con l’obiettivo dichiarato di fare il punto sulla base da cui iniziare a lavorare, il “Comitato Franco Bandelli candidato sindaco” ha commissionato allo studio trevigiano Quaeris un sondaggio che si intitola “Indagine sul clima pre-elettorale”, ma che in realtà appunto si concentra tutto sulla figura dell’ex assessore comunale. Senza addentrarsi in comparazioni di sorta né suggerire agli interpellati altri nomi.

I risultati? Se delle 753 persone interpellate tra il 2 e il 10 dicembre scorsi l’81,6% si dice innanzitutto «a conoscenza» del fatto che a primavera si andrà alle urne, il 35,7% ritiene che «il centrodestra, ovvero PdL e Lega» siano in grado dì governare meglio a fronte di un centrosinistra attestato sul 26,6%. Non precisate «altre forze legate al centrodestra» si fermano a quota 14,9%. Praticamente alla pari con il foltissimo esercito dei «non saprei», che arriva al 14,8%.

Concentrandosi poi sul nome di Bandelli – che risulta essere conosciuto «bene» dal 14,9%, «vagamente» dal 33,2% e «solo di nome» dal 26,8% (è sconosciuto al 25,1% degli interpellati), tra quanti dichiarano in varia intensità di conoscerlo il 79,3% risponde, a domanda precisa («Lei ha molta, abbastanza, poca o nessuna fiducia in Bandelli?») di averne «abbastanza», mentre «molta» ne ripone l’11,6%. Ma è alta la percentuale – il 32,2 – di quanti non si esprimono. Allo stesso modo, quasi un interpellato su tre sceglie il silenzio alla domanda «con quale probabilità pensa che potrebbe votare per Bandelli?», mentre la somma di quanti optano per una possibilità «discreta», «elevata» e «molto elevata» arriva a quota 41,4. Il motivo per cui scegliere Bandelli? Anche qui, alto – 34,7% – è il numero di quanti non rispondono. Ma tra quelli che si esprimono, il 25,6% sostiene di avere «stima» nei suoi confronti seguito da un 21,8% che parla di «una persona seria». Il 19,3% Io voterebbe «se fosse di un altro schieramento politico», mentre I’8,6% dice che lo voterà «se non ci sarà un candidato PdL di mio gradimento ». Tra i motivi per i quali gli interpellati annunciano di non volere votare Bandelli – e anche qui il 36% si astiene dal rispondere – ci sono principalmente il diverso orientamento politico (25,8%), la scelta per un candidato marchiato PdL (19,6%) o una scelta già compiuta. Quanto alle probabilità di vittoria alle elezioni, mentre ancora il 34,1% sceglie il silenzio, se un 50,5% gliene attribuisce «nessuna» o «molto poche», altri propendono per il «piuttosto poche» (17,3%), «abbastanza» (14,4%), «molte» (9,6%) o addirittura «moltissime» (8,2%).

Fin qui le cifre di un sondaggio che, precisa Giorgio De Carlo, direttore generale di Quaeris, ha voluto «cominciare a tastare il polso della situazione». Con il risultato che «la base di partenza per Bandelli è buona, non è negletto come candidato». «Interessanti – aggiunge De Carlo – sono la già elevata notorietà di Bandelli tra l’elettorato, e il fatto che chi lo conosce ripone ampia fiducia in lui». De Carlo sottolinea anche «l’apprezzamento trasversale» per la persona, che diventa interessante «sotto il profilo del voto disgiunto». Resta l’alta percentuale di quanti non rispondono alle domande o sono indecisi sul voto di schieramento: ma «la situazione – annota De Carlo – è ancora molto aleatoria. E del resto, si sa, è sempre più elevato il numero di persone che decidono all’ultimo minuto» la propria preferenza.

(p.b.)

Fonte: Il Piccolo di Triesta, Sezione Trieste – Cronaca, pubblicato il 30 dicembre 2010