Il parere dei veneti a riguardo dello stop ai sindaci – sceriffo: il 63,2% concorda con la bocciatura della Corte costituzionale. Il 67,6% ritiene che il pacchetto sicurezza desse troppo potere ai sindaci ed il 59,8% non li ritiene adatti a risolvere i problemi di prostituzione e accattonaggio.

Questo è quanto emerge dalla ricerca effettuata da Quaeris per la rubrica di approfondimento “Promesse & Fatti” del Canale Antenna Tre, in onda venerdì 15 aprile 2011.

Come prima cosa abbiamo chiesto a nostri intervistati di esprimersi relativamente al grado di sicurezza percepito nel Comune in cui risiede: la valutazione media, espressa secondo una scala che va da 1 (per nulla soddisfacente) a 10 (molto soddisfacente), è pari al valore di 8,19. Si delinea quindi un alto livello di soddisfazione relativamente a questo aspetto: ciò conferma la bravura delle amministrazioni locali nel garantire la sicurezza delle famiglie residenti.

Recentemente la Corte Costituzionale ha detto stop ai sindaci-sceriffo o meglio agli ampi poteri che le norme sul «pacchetto sicurezza» del 2008 avevano conferito ai primi cittadini consentendo loro di adottare ordinanze anti-lucciole o anti-accattonaggio in diversi Comuni. Solo il 57,4% del campione era al corrente di tale notizia ed il 41,6% non era a conoscenza di questa decisione.

Abbiamo poi chiesto ai nostri intervistati di esprimere la loro opinione sulla bocciatura da parte della Corte Costituzionale degli ampi poteri dei cosiddetti sindaci-sceriffi: ben il 63,2% si dichiara favorevole ad essa, il 28,8% è contrario ed l’8,0% è indeciso. Il 67,6% ritiene che le norme sul «pacchetto sicurezza» del 2008 dessero ai sindaci troppi poteri, mentre il 14,0% ritiene che questo non sia vero. Inoltre solo il 37,4% crede che i sindaci siano gli unici in grado di agire in modo efficace per risolvere i problemi di prostituzione e accattonaggio del territorio: infatti il 59,5% non li ritiene competenti in questo ambito.

Tale posizione è confermata anche dal fatto che il 59,8% non li ritengano il soggetto più adatto ad occuparsi di risolvere i problemi di prostituzione e accattonaggio: solo il 7,9% li ritiene i più capaci a risolvere tali problematiche. Il 32,3% inoltre ritiene che i sindaci dovrebbero occuparsi della sicurezza dei cittadini coordinandosi con altri soggetti pubblici / istituzioni. In particolare si crede opportuno un coordinamento principalmente con forze dell’ordine (91,7%): questo fa emergere l’estremo senso pratico ed operativo relativo alla sicurezza da parte dei veneti. Infatti l’amministrazione provinciale (28,5%) e il governo nazionale (8,4%) sono ritenuti marginali nell’appoggio ai sindaci per la risoluzione di tali questioni di sicurezza.

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