Scie chimiche. Quaeris affronta l’argomento, diventato ormai virale sul web, attraverso un nuovo Istant Poll  rivolgendosi agli iscritti della propria newsletter. In questo report non viene presentato un sondaggio con campione rappresentativo, ma una tendenza di opinione, senza pretese di rappresentatività.

 

La teoria delle scie chimiche sostiene che le scie di condensazione visibili nell’atmosfera terrestre create dagli aerei non siano formate da vapore acqueo, ma siano bensì composte da agenti chimici o biologici, spruzzati in volo per mezzo di ipotetiche apparecchiature montate sui velivoli, per varie finalità.

 

Le prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini americani. Successivamente, con l’aumentare della quantità delle scie anomale, alcune persone hanno iniziato ad accorgersi dello strano fenomeno e a documentarlo. Le prime foto che testimoniano la presenza di scie strane nel cielo sono state scattate a Las Vegas il 10 gennaio 1996, seguite da diverse segnalazioni provenienti da altre città statunitensi. Successivamente, anche altri Paesi hanno iniziato a segnalare la presenza di queste scie nei loro cieli: Canada, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Haiti, Porto Rico, Cambogia, Bahamas, Sud Africa, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Scozia e Italia.

 

Ma analizziamo il report. Alla domanda se gli intervistati fossero a conoscenza delle “Teorie delle scie chimiche”, ben il 92% ha risposto affermativamente, a prova della quale l’argomento è sicuramente molto familiare e discusso.  Vediamo nel dettaglio  se l’argomento, seppur ben conosciuto , abbia anche suscitato interesse negli intervistati tanto da informarsene e approfondire il tema.  Nonostante la quasi totalità degli intervisti conosca il fenomeno delle scie chimiche, solo il 7,9% ha approfondito l’argomento, contro un 39,3% che dichiara di non avere alcun interesse.

 

Lo scarso interesse è anche sottolineato dalla riposta che gli intervistati hanno dato all’ultima domanda posta: il 55%, infatti, ritiene che le scie chimiche siano solo una bufala.

 

Consulta il report completo dell’indagine