Durante la trasmissione Promesse & Fatti di venerdì 29 ottobre il Dott. Giorgio De Carlo commenterà i risultati del sondaggio condotto da Quaeris sulle Missioni Internazionali di pace a cui partecipa l’Italia.

Quaeris ha voluto ascoltare l’opinione dei cittadini del  Veneto sul tema dell’impegno italiano nelle missioni internazionali di pace, chiedendo loro di valutarne l’efficacia e l’opportunità di continuare ad impegnare uomini e risorse per tali scopi.

Gli intervistati si sono dimostrati ben informati su quale sia la portata delle operazioni  che coinvolgono le Forze Armate italiane all’estero: prima area citata è quella dell’Afghanistan (46,3%), seguita dai più vicini Kosovo (27,8%) e Libano (10,2%). Meno ricorrenti le indicazioni dell’Iraq (6,9%), della Bosnia – Herzegovina (5,6%), dell’Albania (1,9%) e dei Paesi del continente africano, quali Somalia e Mozambico (1,3%).
Le posizioni rispetto all’utilità o meno del coinvolgimento italiano in queste missioni vede una leggera prevalenza di coloro i quali ne riconoscono la necessità per garantire la pace e la sicurezza in Occidente (64,8%), mentre una minoranza (il 35,2%) ne contesta l’efficacia e vede in esse solamente uno spreco di soldi pubblici.

Quasi il 60,0% dei cittadini veneti intervistati ha poi affermato di sentirsi molto o abbastanza fiero del fatto che l’Italia sia presente sul piano internazionale con le proprie Forze Armate, un sentimento non condiviso – o condiviso in maniera meno forte – dal 40,7% dei rispondenti.

Alla luce dei tragici fatti di cronaca che hanno visto recentemente protagonisti i militari italiani in Afghanistan, abbiamo voluto sondare le opinioni dei veneti sull’opportunità di proseguire l’impegno delle nostre truppe in questo territorio: ben il 67,4% di essi, se sedesse tra i banchi del Parlamento, esprimerebbe oggi un voto favorevole al ritiro, mentre il 32,6% preferirebbe che la missione afghana proseguisse anche nel prossimo futuro.

Indipendentemente dalle posizioni favorevoli o contrarie ad una permanenza italiana sul fronte afghano, l’eventualità di inviare maggiori truppe e risorse a favore di tale missione è osteggiata dalla quasi totalità delle persone intervistate (93,9%, rispetto al 6,1% che si dichiara favorevole a tale opzione).

Benché non sia auspicata la permanenza delle Forze Armate italiane in Afghanistan, così come non sia visto con favore un incremento delle risorse di uomini e mezzi, la maggioranza dei cittadini veneti (52,9%) condivide la proposta del Ministro La Russa di armare gli aerei del contingente italiano: ovvero, se proprio i nostri uomini devono proseguire l’impegno, siano forniti loro tutti gli strumenti possibili per garantirne una maggiore sicurezza.

PDF Sondaggio Quaeris_Missioni pace