Quaeris ed Aipem, in occasione dell’8° Giornata della Comunicazione, presentano i risultati di una ricerca volta a monitorare il rapporto esistente oggi fra le aziende marketing oriented e la comunicazione digitale.

Sono state somministrate 100 interviste con tecnica CAWI (Computer Assisted Web Interview), a responsabili della comunicazione di aziende operanti in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ne sono emerse considerazioni interessanti che possono aiutarci ad inquadrare lo stato dell’arte della comunicazione digitale e dunque fornirci una chiave di lettura per comprendere i trend futuri delle attività di marketing. Nel corso dell’ultimo anno il 17,5% del campione di aziende sondate ha intrapreso azioni per migliorare la programmazione e gestione della comunicazione digitale, mentre il rimanente 82,5% non ha svolto nessuna attività in tal senso.

Tra coloro che hanno investito in comunicazione digitale, il 51,9% ritiene che la struttura organizzativa della propria azienda sia in grado di gestire/coordinare efficacemente gli strumenti di marketing digitale utilizzati, mentre il 48,1% si ritiene poco o per nulla adatta allo svolgimento di tali mansioni.

Ma cosa si aspettano le aziende dall’utilizzo di strumenti di marketing digitale? Ebbene la maggioranza del campione desidera principalmente migliorare la conoscenza e diffusione dei propri prodotti e servizi (59,6%) e creare un rapporto più diretto con il proprio target (55,8%). Altre aspirazioni che le aziende cercano di soddisfare attraverso l’investimento in marketing digitale sono il miglioramento della brand awareness (50,0%) e delle performance di vendita (40,4%). Solo il 17,3% dichiara di voler sostituire, per quanto possibile, la comunicazione off line.

Ben l’88,5% del campione ritiene la comunicazione digitale utile per raggiungere gli obiettivi aziendali: infatti solo l’11,5% la ritiene poco funzionale a tale scopo. Le attività digitali maggiormente intraprese dalle aziende sono la presenza coordinata sui social media (67,8%) l’attuazione di campagne di direct e mail marketing (62,7%). In secondo luogo vi sono poi l’utilizzo di campagne di visibilità sui motori di ricerca (49,0%), di banner sui portali e media (43,1%) e di relazioni pubbliche in rete (41,2%). Meno diffuse sono invece le attività relative all’adattamento del sito aziendale in modalità mobile (29,4%), la realizzazione di applicazioni mobile e tablet (23,5%) e l’attuazione di concorsi o giochi a premi in rete (13,8%).

Il livello di soddisfazione rispetto al rapporto di collaborazione professionale con i consulenti e/o agenzie preposte alla comunicazione digitale è buono – ottimo secondo il 68,0%, mentre risulta sufficiente – mediocre secondo il 20,0% degli intervistati. In una scala da 1 a 10, il livello di soddisfazione si attesta sul valore di 7,25. Nel corso del prossimo anno il 67,4% degli intervistati ritiene che l’investimento nel comunicazione digitale nella propria azienda potrà aumentare, il 22,4% che rimarrà stabile e solo il 2,0% che esso verrà diminuito.

Il 49,4% del campione ritiene che l’attività di comunicazione digitale realizzata in Italia potrebbe essere utilizzata per espandere un’attività di web marketing anche su mercati esteri. L’8,4% sta già sfruttando questo tipo di attività con tale scopo, mentre il 30,3% ritiene che tale espansione all’estero non si realizzerà.

Per quanto riguarda il feedback del marketing digitale, il 42,8% si dichiara soddisfatto dei risultati delle attività intraprese fino ad ora. Il 14,3% dà un giudizio sufficiente a tal tipo di azioni di marketing digitale, mentre il 24,6% è insoddisfatto. In una scala da 1 a 10, il livello di soddisfazione si attesta sul valore di 6,35. Per eventuali implementazioni future di attività di comunicazione e/o promozione digitale il 72,9% ritiene sia utile collaborare in maniera coordinata con aziende/agenzie specializzate, mentre il 66,7% vorrebbe affidarsi alle risorse interne o ricorrere a collaborazioni occasionali esterne.

PDF Sondaggio Quaeris_Comunicazione FVG