Referendum 12, 13 giugno. Il 76,1% è a conoscenza dell’indizione di esso ed il 67,2% vi parteciperà. Circa il 50,0% dichiara di voler abrogare le norme relative ai temi dell’energia nucleare e del legittimo impedimento.

Il 40,0% è per l’abrogazione parziale delle norme relative alla determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, mentre c’è molta indecisione per quanto riguarda il quesito sulle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali.

Queste sono le principali evidenze emerse nel sondaggio effettuato da Quaeris sul tema caldo dei prossimi referendum, previsti per il 12 e 13 Giugno 2011: i risultati della ricerca saranno esposti dal Direttore di Quaeris, il Dott. Giorgio De Carlo, alla presenza dell’Onorevole Antonio Di Pietro durante la rubrica di approfondimento “Promesse & Fatti” del Canale Antenna Tre, in onda venerdì 29 aprile 2011.

Nel nostro studio in primo luogo abbiamo analizzato il livello di conoscenza degli italiani relativamente allo svolgimento del Referendum: il 76,1% è a conoscenza dell’evento, mentre ben il 23,9% non ne è informato. Il 67,2% dichiara la propria disponibilità a presentarsi al voto: l’8,6% non intende votare, mentre ben il 21,6% è ancora indeciso.

Ma per quale motivo l’8,6% dichiara di non voler partecipare al referendum? La maggior parte ritiene che sia inutile in quanto non verrà raggiunto il quorum (17,7% fatto 100,0% il totale di coloro che dichiarano di non andare a votare) o che sia uno spreco in quanto la classe politica poi decide indipendentemente dalla volontà popolare (17,1%). Altri invece dichiarano di non essere interessati ad esprimere il proprio voto (11,5%) o di essere consapevoli che non verrà raggiunto il quorum e che questo fatto è funzionale ai propri scopi cioè non approvare le abrogazioni (8,4%).

E quali sarebbero invece le leve che potrebbero convincere gli indecisi a presentarsi al voto (che costituiscono il 21,6% del campione)? In questo caso si tratta principalmente di aspetti relativi al livello di informazione: infatti il 20,4% di essi vorrebbe una spiegazione esaustiva dei quesiti, il 10,2% una semplificazione dell’esposizione dei temi . Infine il 5,0% vorrebbe essere accompagnato alle urne: si tratta principalmente di anziani che non si possono muovere.

Nel nostro sondaggio abbiamo poi approfondito l’opinione sui diversi quesiti degli intervistati che intendono presentarsi al voto: per quanto riguarda il primo quesito, l’abrogazione relativa alle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, ben il 42,6% non ha ancora deciso quale sarà il suo voto, mentre il 31,5% voterà sì, solo il 10,6% no ed il 6,8% non esprimerà il proprio parere su questo aspetto.

Relativamente al secondo quesito, che riguarda l’abrogazione parziale della norma sulla determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito, il 40,3% voterà sì ed il 9,2% no. Ben il 37,5% non ha ancora deciso ed il 6,4% non si esprimerà su questo quesito.

Molto interessante è il parere dei nostri intervistati per quanto riguarda i referendum relativi ai temi dell’energia nucleare e del legittimo impedimento. Per quanto riguarda il terzo quesito, l’abrogazione parziale di norme relative alle nuove centrali per la produzione d energia nucleare, il 51,8% del campione voterà a favore dell’abrogazione, mentre il 16,9% a sfavore. Solo il 2,4% non si esprimerà su questo aspetto (ciò ne sottolinea l’importanza per gli intervistati) e ben il 21,1% è ancora indeciso sul voto.

Per quanto concerne il quarto quesito, relativo all’abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, il 50,0% voterà sì e l’11,8% no. Il 4,5% non esprimerà il suo parere ed il 25,3% non ha ancora chiarito la sua posizione a riguardo.

PDF Sondaggio Quaeris_Referendum