L’inizio di un nuovo anno è da sempre un periodo di previsioni, aspettative, speranze. Vi presentiamo un recente sondaggio svolto da Quaeris sugli italiani per conoscere quali saranno i temi “caldi” per questo 2015. È stato intervistato un campione di 503 italiani ai quali è stato chiesto di esprimere un parere a riguardo.

Solo il 14,2% degli intervistati vede un 2015 positivo per sé e per la propria famiglia, mentre il 35,4% ritiene che sarà negativo e la maggioranza assoluta (50,4%) non si esprime, evidenziando l’incertezza verso il futuro. Tra i più negativi in visione del futuro vi sono gli uomini, gli over 45 anni ed i residenti nel centro e nel sud d’Italia.

Tra gli aspetti positivi per il 2015 viene evidenziata la speranza verso la nuova classe politica (71,8%), seguita dalla attuazione delle riforme istituzionali (60,6%).

Tra gli aspetti negativi più temuti, in cima alla classifica si posiziona il timore che perduri la crisi economica (98,6%). Ben distanziati, ma comunque importanti, i temi della crisi internazionale (46,2%), della sicurezza personale (45,2%) e l’instabilità politica (43,5%).

Rispetto al 2014, solo il 13,3% degli intervistati ritiene che il 2015 sarà migliore per il Paese, mentre oltre un terzo (37,2%) lo ritiene peggiore e per la metà (49,5%) si discosterà poco. Tra i giudizi negativi spiccano le donne, gli over 45 anni e i residenti nel Sud Italia.

Nell’immaginario collettivo la crisi durerà ancora a lungo. Solo il 17,9% ne prevede l’uscita entro il 2020. Ben il 75,7% immagina la fuoriuscita dalla crisi dopo il 2020, con un picco del 22,7% del campione che la ipotizza addirittura dopo il 2025. Tra i più negativi vi sono i residenti nel Centro d’Italia.

PDF Sondaggio Quaeris_Aspettative 2015