Le liberalizzazioni e il mercato regolato sono il tema del nuovo Instant Poll che Quaeris ha effettuato rivolgendosi agli iscritti della propria newsletter. In questo report non viene presentato, pertanto, un sondaggio con campione rappresentativo, ma un Instant Poll con lo scopo di delineare una tendenza di opinione, senza pretese di rappresentatività.

 

L’Instant Poll incomincia indagando se oggigiorno, per migliorare il mercato, sia necessario adottare misure di liberalizzazioni per eliminare le regolazioni che, secondo la dottrina economica, se in contrasto con l’interesse generale, ostacolano l’accesso al mercato e impediscono alle imprese di competere liberamente.

 

Il 45,4% degli intervistati è convinto che un economia basata sull’intervento dello Stato favorirebbe il mercato, soprattutto donne (54,7%) sotto i 34 anni (50%). Tuttavia si nota che l’idea di regolamentazione non è un pensiero univoco, in quanto il 41% degli intervistati è più propenso ad un economia di liberalizzazione, con maggioranza di uomini (47,2%), tra i 35 e 44 anni (52,8%), per lo più provenienti dalla provincia (45,9%). Una piccola percentuale, 13,6% non ha alcuna opinione in merito.

 

Alla fine di gennaio 2007, venne istituto il cosiddetto “pacchetto liberalizzazioni” proposto dal ministro dello Sviluppo Economico di allora, Pier Luigi Bersani, ai fini dell’apertura dei mercati a beneficio e tutela del consumatore. Tale linea di condotta, fu ripresa e marcata dal successivo governo Monti. A tal punto Quaeris ha analizzato se tale strategia economica, secondo gli intervistati, abbia contribuito a migliorare o a peggiorare la situazione di crisi italiana.

 

Il 41,5% degli intervistati, per lo più uomini (43,5%) sopra i 44 anni (44,8%), ritiene che tale manovra economica abbia peggiorato la situazione, il 35% è di parere contrario e il ben 23, 5% degli intervistati non ha saputo dare il proprio parere alla domanda.

 

Concludendo, possiamo affermare che la tendenza di opinione rilevata non è del tutto bene definita, in quanto alle due domande poste nel questionario non si è rilevata una maggioranza netta, ma anzi, si rileva una leggera mancanza di parere.

 

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