Il settimanale economico “Il Mondo” sul suo ultimo numero di marzo ha dedicato un ampio articolo ai più importanti istituti di sondaggi demoscopici italiani, tra i quali non poteva ovviamente mancare Quaeris.

Cala il business, meno male che si vota

(Il Mondo, 5 marzo 2010, pag. 56-57)
…Qualcosa di nuovo si muove invece a livello locale. Basta andare nel Veneto per sfatare una vecchia leggenda che voleva la Lega Nord disinteressata ai sondaggi in quanto legata al territorio e ai suoi umori. Invece, per esempio, Luca Zaia, candidato governatore, ne fa ampio uso: li chiede a Swg già dai tempi in cui era presidente della provincia di Treviso. La stessa cosa vale per numerose amministrazioni locali a guida leghista che testano il gradimento dei cittadini su servizi di pubblica utilità. «Dai rifiuti all’acqua fino al trasporto, ma ci sono anche assessori che vogliono sapere come viene percepita la qualità della vita sul territorio », afferma Giorgio De Carlo, titolare di Quaeris, piccola azienda con giro d’affari di mezzo milione di euro ma in crescita nelle Regioni dove il partito di Umberto Bossi è forte da sempre. «Eppure lavoriamo con tutti. Adesso seguiamo la campagna elettorale in Veneto di Giuseppe Bortolussi, candidato per il centrosinistra». Fiore all’occhiello di Quaeris è la partecipazione in pool internazionali a sondaggi nelle recenti elezioni (parlamentari o presidenziali) di Paesi come Albania, Bulgaria, Romania. Non mancano tra i clienti anche imprese del calibro di Bmw Italia o Luxottica «su un progetto di posizionamento del gruppo rispetto ai competitor», dice De Carlo.

di Fabio Sottocornola