Legge elettorale e la volontà di modificarla. Questo è quanto emerge dal sondaggio effettuato da Quaeris su un campione di cittadini Veneti a riguardo dell’attuale dibattito sul sistema elettorale. 

I risultati della ricerca, esposti dal Dott. Giorgio De Carlo durante la rubrica di approfondimento “Promesse & Fatti” del Canale Antenna Tre, in onda venerdì 30 Settembre 2011, rivelano uno scenario interessante e complesso.

Secondo il 59,1% del campione l’attuale legge elettorale, varata nel 2005 dal Ministro Calderoli e che sostituì il precedente sistema c.d. Mattarellum, non è stata in grado di dare stabilità al governo del Paese. Ammonta invece al 29,0% la quota di coloro che ritengono abbia avuto effetti positivi da questo punto di vista: tra questi è maggiore la percentuale di maschi e 45 – 64 enni.

Tale dato è confermato anche dal fatto che ben il 63,0% dei veneti intervistati sarebbe favorevole al cambiamento del sistema elettorale ed al ritorno al proporzionale: tra questi è maggiore la percentuale di maschi e di under 44 anni. Il 24,0% degli intervistati invece non vuole che tale mutamento avvenga, ritenendo funzionante in modo efficace l’attuale legge elettorale: tra questi prevalgono i 45 – 64 enni. Ben il 12,0% del campione inoltre si dichiara indeciso a riguardo: tale fascia è composta soprattutto dagli intervistati più anziani.

Ma quali sono le motivazioni di coloro che si schierano a favore del cambiamento della Legge Elettorale?

L’82,8% ritiene che il sistema proporzionale dia maggiore possibilità all’elettore di scegliere il candidato che meglio lo rappresenta (ed il 20,9% ritiene di poter scegliere in modo più esaustivo invece il partito), mentre il 36,1%, alla luce dei recenti episodi, crede che impedisca che i partiti scelgano membri inadatti seguendo logiche particolari, extra – politiche. Infine il 20,3% vorrebbe il mutamento per protesta nei confronti dell’attuale sistema politico nato con il sistema maggioritario.

E per quale motivo i contrari al cambiamento sostengono la validità ed efficacia della Legge in vigore?

Ben il 64,8% di loro crede che essa assicuri una maggiore stabilità del Governo, mentre il 44,5% ritiene che impedisca continui spostamenti di partito da parte dei membri. Infine il 24,6% la preferisce in quanto facilita la scelta dell’elettore.

L’opportunità di una riforma dell’attuale legge elettorale prima del prossimo appuntamento nazionale è l’ipotesi più caldeggiata dagli intervistati: il 61,9% di essi infatti è favorevole al fatto che il sistema elettorale vigente venga modificato prima della prossima consultazione politica, mentre il 30,2% non desidera alcun cambiamento. Tra i favorevoli al mutamento è maggiore la percentuale di maschi e di under 44 anni.

PDF Sondaggio Quaeris_Sistema elettorale