L’indagine compiuta da Quaeris e commentata in diretta nel corso del programma televisivo “Promesse e Fatti” in onda su Antenna Tre il 23 Aprile 2010 riguarda il tema della Prostituzione: abbiamo chiesto ai cittadini Veneti di esprimere la loro opinione a riguardo.

Un recente servizio delle Iene, il programma di Italia Uno, ha riportato in auge l’immagine della Treviso dai costumi allegri, grazie all’intervista ad una nota maitresse di una casa chiusa del centro. La donna ha affermato che “molti politici la pensano come me e si sono dichiarati contrari all’eliminazione delle case chiuse”. A riguardo di ciò, il 68,9% degli intervistati si dichiara favorevole alla loro reintroduzione e solo il 13,1% è contrario/a.

Treviso è salita alla ribalta della cronaca nazionale negli ultimi anni per episodi dal carattere boccaccesco: prima l’apertura del sindaco Gentilini alle case chiuse, poi l’episodio della nonna che ha rivelato pubblicamente il suo carattere libertino, e da ultimo il blitz delle Iene.  A riguardo di ciò, il 50,1% degli intervistati ritiene che l’immagine proiettata dai mass media sui trevigiani sia reale mentre il 5,1% ritiene che ci siano delle esagerazioni (il 44,8% non si esprime a riguardo).

Sul tema specifico della prostituzione, il 77,0% degli intervistati ritiene che essa non sia da condannare se è una scelta di chi si prostituisce: l’8,6% inoltre non ritiene il fenomeno condannabile in ogni caso, mentre soltanto il 14,4% è di parere opposto (“la prostituzione è sempre da condannare”). La misura più efficace per combattere il fenomeno della prostituzione secondo il 65,3% è la riapertura delle case chiuse e/o la creazione di quartieri a luci rosse, a conferma del fatto che gli intervistati si dichiarano favorevoli ad una loro reintroduzione: questa è seguita dall’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine (28,8%) e dall’inasprimento delle sanzioni contro i clienti (5,9%). Secondo l’89,2% degli intervistati infine, la Legge dovrebbe punire i protettori – sfruttatori e per il 10,8% dovrebbero essere puniti i clienti.

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