Giro d’Italia 2017. La Corsa Rosa, istituita nel 1909 su idea del giornalista sportivo Tullo Morgagni, è incominciata oggi in una Sardegna, che per l’occasione, si è vestita tutta di rosa.

 

L’edizione di quest’anno è la numero 100 (la corsa non si disputò durante i due conflitti mondiali)  e si articolerà in 3.614 chilometri, 21 tappe, con partenza dalla città di Alghero per arrivare a Milano, dove il 28 maggio verrà consegnata alla maglia rosa il Trofeo “Senza fine”. Due le crono individuali – una finale – quattro arrivi in salita, a cominciare dalla quarta tappa, che si concluderà sull’Etna. La carovana rosa proseguirà nel sud Italia, attraversando Calabria, Basilicata, Puglia, per poi salire a nord dal versante jonico, poi adriatico e infine spostarsi al centro e onorare Gino Bartali (con una partenza dal suo paese, Ponte a Ema). Passaggio anche a Castellania, la città natale di Fausto Coppi.

 

Una corsa centenaria dunque, che ha visto distinguersi molti primati italiani (cit. Wikipedia):

 

  • Alfredo Binda e Fausto Coppi ottennero il maggiore numero di edizioni vinte: 5;
  • Il vincitore più giovane fu Fausto Coppi (20 anni);
  • Il vincitore più vecchio fu Fiorenzo Magni (34 anni);
  • Il maggior numero di podi l’ottenne Felice Gimondi: 9;
  • Il partecipante più vecchio fu Giovanni Gerbi (47 anni);
  • Il maggior numero di tappe ottenute furono 42, vinte da Mario Cipollini.

 

Infine, ripercorrendo le ultime 99 edizioni del Giro d’Italia, ecco alcune curiosità (cit. La Repubblica) che hanno caratterizzato negli anni la Corsa Rosa:

 

  • Il maggior numero di partenti: 298 nel Giro d’Italia 1928;
  • Il minor numero di partecipanti: 54 nel 1912;
  • La tappa più lunga (430 km.) è stata la Lucca-Roma nel 1914 vinta da Costante Girardengo;
  • Il Giro più breve è stato quello del 1909 con km. 2.448. Quello più lungo nel 1954 con km. 4.337;
  • Una Giuria che si fa ricordare fu quella del Giro del 1973 per aver inflitto multe per un totale di L. 1.252.000 nella sola tappa di Carpegna;
  • Il Giro d’Italia del 1954 fece registrare lo “sciopero” del Bernina. I corridori scalarono la montagna a passo turistico e la Giuria confiscò i premi per “insufficienza di spirito agonistico”;
  • La “maglia rosa” simbolo del primato (che coincide con il colore della “Gazzetta” che organizza la corsa) fu assegnata per la prima volta dopo 18 edizioni della gara. Il primo a vestirla nel 1931 fu Learco Guerra che si aggiudicò la prima frazione Milano-Mantova;
  • La “maglia bianca” relativa al primo dei giovani neo-pro, fu istituita per la prima volta nel 1980. ll Gran Premio della Montagna risale al 1933 (anno in cui ebbe luogo anche la prima cronometro). Quella ciclamino (classifica a punti) fu introdotta nel 1966.

 

Napoletani e torinesi, lombardi e laziali, veneti ed emiliani, gli italiani tutti, tante regioni per un’unica civiltà e per un unico cuore, attendono nel Giro lo specchio nel quale riconoscersi e sorridersi.
(La Gazzetta dello Sport, Giro 1946, il primo giro dopo la guerra)