Food: le opinioni degli italiani. Gli italiani consumano con regolarità prodotti di origine controllata e protetta (46,8%) ed alimenti biologici (40,5%). Preferiscono acquistare prodotti locali (33,5%) ed artigianali (20,8%) piuttosto che quelli di marca (15,6%).

Oggi, dal punto di vista alimentare e nutrizionale ci troviamo ad affrontare questioni e problematiche interconnesse. Infatti nel corso degli ultimi decenni, nel mondo occidentale, i cambiamenti avvenuti nelle politiche agricole, nonché quelli di natura tecnologica, economica e sociale, hanno determinato una profonda trasformazione nel sistema alimentare globale, con conseguenti implicazioni sugli stili di vita.

È per questo che Quaeris ritiene opportuno scoprire l’opinione degli italiani su alcuni aspetti legati al tema food, in modo da poter fornire una chiave di lettura per comprendere i loro comportamenti e le abitudini alimentari.

Per quanto riguarda la frequenza di consumo di prodotti di origine controllata, garantita e protetta, il 46,8% afferma di consumarli regolarmente o qualche volta. Il 39,3% dichiara invece di consumarli raramente o di averli consumati una sola volta. Il restante 14,2% ammette di non avere mai acquistato tali prodotti. Approfondendo i dati sulla frequenza di consumo si nota come le donne siano più propense degli uomini all’acquisto, con un 57,4% contro un 36,2%. La fascia d’età che afferma di acquistare con maggior frequenza i prodotti di origine controllata e protetta è quella compresa tra i 45 e i 54 anni. Si evidenzia, infine, come la frequenza d’acquisto frequente sia uguale nel nord-ovest e al centro e risulti più bassa nel nord-est e al sud.

Passando alla frequenza di consumo di prodotti biologici c’è una sostanziale parità tra quelli che li consumano regolarmente o qualche volta e quelli che li consumano raramente o li hanno provati una sola volta: 40,5% contro un 41,3%. Il 18,2% ammette di non avere mai provato/acquistato tali prodotti. Anche per i prodotti biologici, come per quelli DOC e DOCG, le donne risultano più sensibili all’acquisto frequente con un 46,3% contro un 34%. La fascia d’età nella quale si riscontrano i consumi maggiori è quella che va dai 25 ai 34 anni e si noti come scenda progressivamente al crescere dell’età. L’area che fa registrare i maggiori consumi risulta quella del nord-ovest con un 48%; inferiori i consumi al nord-est e al centro che si attestano entrambi sul 40% e leggermente staccato il sud con il 34,6%.

I prodotti equo solidali ribaltano le frequenze fin qui viste: quasi la metà degli intervistati (il 46,9%) ammette di non averli mai provati o di non conoscerli. 1 persona su 5 (il 20%) li acquista invece con una certa frequenza e 1 persona su 3 (il 33,1%) li ha acquistati raramente o una volta sola. Le donne che consumano tali prodotti frequentemente staccano decisamente gli uomini con un 31,5% contro un 6,4%. Oltre la metà degli intervistati maschi (57,4%) afferma di non aver mai provato o di non conoscere i prodotti equo solidali. Il nord-est risulta l’area dove i prodotti provenienti da un commercio equo vengono con più frequenza consumati (38,5%), chiude il sud con un 8%.

Ancora meno dei prodotti equo solidali sono conosciuti ed acquistati con frequenza i prodotti etnici. Il 53,3% del campione conferma di non averli mai provati o di non conoscerli affatto. Meno dell’1% degli intervistati acquista frequentemente prodotti etnici e solo il 7,1% li ha acquistati qualche volta. Anche in questo caso, come per i prodotti equo solidali, la maggioranza degli uomini (63,8%) ammette di non averli mai provati o di non conoscerli affatto. Da segnalare che anche il 44,4% delle donne comunque dichiara la non conoscenza o il consumo di prodotti di altre culture. Il nord-est risulta l’area dove i prodotti etnici sono stati provati di più almeno una volta (65,4%) anche se questo non ha portato ad una maggior frequenza che si ferma allo 0%. Più apprezzati invece nel nord-ovest dove la “nicchia” vale un 16,7%. Il centro e il sud affermano un 60% ed oltre di non acquisto o non conoscenza.

Infine agli intervistati è stato chiesto quali prodotti alimentari preferiscono acquistare quando ne hanno la possibilità. Diciamo subito che i locali battono gli internazionali con un 35,5% contro un 15,6%. Il 20,8% apprezza i prodotti artigianali mentre la qualità batte il prezzo con un 15,5% contro un 11,8%. Le donne risultano gradire maggiormente i prodotti locali ed artigianali, mentre sono gli uomini ad essere maggiormente attratti dalle grandi marche internazionali Interessante notare come i prodotti locali siano apprezzati soprattutto dalle fascia giovane che va dai 18 ai 35 anni e dagli ultra 65enni. Interessati ai prodotti artigianali risultano maggiormente i 45-54enni con un 37,4% del campione mentre i 35-44enni risultano apprezzare di più i prodotti di una grande marca internazionale.

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