Nei consumi culturali degli italiani si registrano continui cambiamenti e sviluppi sempre più complessi. Qual è il livello di fruizione verso generi di spettacolo quali il teatro, la musica classica, l’opera lirica e il balletto? Qual è il loro appeal sul pubblico?

È quanto cerchiamo di comprendere dallo studio di Quaeris per il Magazine LiveIn: questa ricerca sonda l’opinione di un campione di soggetti residenti in Italia, stratificato per genere, classe di età ed area di residenza.

L’impetuosa evoluzione tecnologica degli ultimi decenni ha profondamente modificato la modalità di fruizione degli spettatori. Fino agli anni 50, la fruizione degli spettacoli avveniva, principalmente, in forma pubblica in spazi destinati ad ospitare gli eventi (i cinema, i teatri, le sale concerti, gli stadi, ecc.); dagli anni 60 in avanti – prima con l’avvento della televisione, poi con la diffusione di internet – il baricentro della partecipazione dello spettatore si è spostato a vantaggio della fruizione privata. Oggi la televisione ed il computer hanno conquistato una posizione centrale tra i mezzi di intrattenimento e di diffusione della cultura. Non si può comunque dire che la fruizione pubblica degli spettacoli abbia subito “colpi mortali” dai nuovi mezzi di diffusione. Nel corso degli anni si è assistito, da un lato, alla creazione di importanti sinergie tra la modalità di fruizione pubblica e quella privata; dall’altro lato televisione ed internet agiscono da cassa di risonanza alla fruizione degli spettacoli dal vivo.

Nel 2010 infatti (vedi tabella), si è registrato un giro di affari di oltre 400.000.000 di €, a fronte di una offerta di oltre 100.000 spettacoli.

Dati relativi ai generi del Teatro, Concerto classico, Balletto e Lirica, Annuario dello Spettacolo 2010, Istat

ANNO 2010
Tipologia di evento Numero spettacoli Ingressi Volume d’affari
Teatro 81.331 14.604.764 235.542.091,34
Concerti classici 13.474 3.308.821 54.839.057,02
Balletto 6.768 2.059.693 38.334.945,84
Lirica 3.102 2.063.736 100.997.843,97

I dati relativi alla fruizione di tali eventi culturali sono speculari alle risposte del nostro campione di intervistati. Si registra infatti una maggior frequentazione di spettacoli di teatro (vi assiste o vi ha assistito il 77,1% del campione), seguito a lunga distanza da concerti di musica classica (43,4%), balletto classico (26,7%) e dall’opera lirica (22,8%).

Questo ordine è inoltre confermato dall’interesse manifestato verso la possibilità di una futura partecipazione agli spettacoli: il genere che ha maggior appeal, anche in questo caso, è sempre il teatro, con un valore di interesse pari a 7,47 (su una scala da 1 a 10), seguito dal genere del concerto di musica classica (6,47), del balletto classico (5,80) e dell’opera lirica (5,69).

Per quanto riguarda in particolare il teatro, ben il 37,6% degli intervistati frequenta gli spettacoli teatrali una volta o più all’anno. Tra coloro che apprezzano maggiormente tale genere vi sono le femmine, gli under 34 anni, i residenti nel Nord del paese e coloro che hanno assistito in passato a spettacoli teatrali.

Quest’ultima caratteristica vale per tutti gli eventi analizzati, ovvero si rileva una generale maggior predisposizione al consumo culturale da parte di chi ne ha già avuto esperienza. Come a dire che l’esperienza di fruizione genera una forte disponibilità alla reiterazione.

E i concerti di musica classica? Solo l’11,6% degli intervistati partecipa a tali concerti almeno una volta all’anno. Il 31,8% ha assistito ad uno spettacolo ma non recentemente ed il 56,6% non vi ha mai assistito. Tra i frequentatori di concerti di musica classica vi sono maggiormente le femmine, i 45-54enni ed i residenti nel Nord Ovest e nel Centro d’Italia.

Per quanto concerne il balletto, ben il 73,3% non ha mai assistito ad uno spettacolo a fronte di un residuale 5,0% che vi assistito nell’ultimo anno. Tra gli spettatori ed appassionati del balletto classico troviamo maggiormente le femmine, gli under 34 anni ed i residenti nel Nordest d’Italia.

Fanalino di coda è l’opera lirica. Solo il 4,8% del nostro campione assiste almeno una volta all’anno ad uno spettacolo, mentre il 18,0% ha una esperienza non recente e ben il 77,2% non vi ha mai assistito. Tra il pubblico di questo genere di eventi spicca un’alta percentuale di femmine, di 45 – 54 enni e di residenti nel Nord Ovest d’Italia.

PDF Sondaggio Quaeris_Eventi culturali