Si sentono Veneti doc e ne sono orgogliosi; amano viverci,  ma i vantaggi palpabili di cui si godrebbe nel vicino Friuli sono una concreta tentazione. E’ quanto mette in risalto una indagine della “Fondazione Ispirazione” curata dall’Istituto Quaeris.

Si è cercato di capire gli umori degli abitanti di Cordignano, Codognè, Gaiarine, Godega Sant’Urbano e Orsago.

Alla base della ricerca vi è l’obiettivo di conoscere in maniera più motivata la realtà sociale di una fascia di territorio trevigiano “di confine”, per individuarne agio e disagio, benessere e malessere, per coglierne le attese e  richieste,  per sondare il tasso di soddisfazione o insoddisfazione per il fatto di trovarsi ai margini di una  Regione a statuto speciale con le convenienze che comporta.

Un dato emerge su tutti: quasi il cento per cento degli intervistati (un campione di 405 persone residenti) è felice di appartenere al Veneto, si sente soddisfatto della qualità della vita.
L’appartenenza veneta è più sentita dagli anziani (over 65) che dai giovani (8,66 rispetto a 7,82).

Positiva è la valutazione sull’Ente Regione che è sentito vicino dall’82 per cento degli intervistati. Un sentimento di appartenenza che è più accentuato nelle donne e nelle persone over 35 anni, ma è meno avvertito nei giovani.
E’ interessante il dato sulle priorità richieste alla Regione: soprattutto  maggiore tutela della cultura e della  identità veneta (43,3 per cento), quindi più impegno per le infrastrutture e la viabilità, maggiore comunicazione con i cittadini, sicurezza e attenzione per i posti di lavoro.

Il Friuli tenta quasi esclusivamente (99,2 per cento) per i vantaggi che offre. Su questo punto le idee sono molto chiare: sarebbe conveniente passare sotto il Friuli  per tutta una serie di piccole e grandi agevolazioni fiscali, finanziarie, burocratiche e solidaristiche e per una maggiore attenzione per chi perde o cerca lavoro. Tutto questo è visto  soprattutto per le aziende.
C’è una discreta percentuale (12,6) che non vede differenze sostanziali tra il vivere in una Regione o nell’altra e non manca chi dice che è più vantaggioso il Veneto.

Certo è, ed è questo il messaggio che arriva dall’Indagine: oggi ha sempre meno senso la differenza tra Regioni a statuto ordinario e le  Regioni a statuto speciale, le cui convenienze sono una forte tentazione e fanno da calamita, in particolare per le imprese, ma che convincono sempre meno. Sono avvertite come passato più che come futuro.
Non è casuale che i giovani avvertano meno le differenze e si soffermino quasi esclusivamente sul dato di vantaggio economico.

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