Il nuovo anno incomincia con una nuova indagine condotta da Quaeris commissionata da Confcommercio Treviso per analizzare l’andamento dei saldi invernali e dei consumi.

 

L’analisi è stata condotta sul territorio trevigiano attraverso interviste somministrate ad imprese e consumatori durante i primi giorni di saldi. Il campione dei consumatori è composto da 305 soggetti, di età compresa tra i 18 e gli oltre 65 anni, dei quali il 51,5% sono femmine ed il 48,5% maschi, mentre il campione delle imprese è composto da 92 commercianti, dislocati sempre in provincia di Treviso, con una media prevalente di addetti variabile tra i 2 ed i 5, rappresentativi di varie categorie merceologiche.

 

Dalle interviste fatte sono emersi alcuni dati davvero interessanti.

 

Il cliente medio che attende i saldi per fare acquisti è in grande risalto giovane, indifferentemente maschio o femmina. Infatti, dal sondaggio, si rileva come più cresce l’età, meno si è interessati ad aspettare il periodo dei saldi per potersi permettere un acquisto.

 

La ricerca, inoltre, evidenzia come i saldi vengono più attesi dalle famiglie con due percettori di reddito: più è elevata la possibilità economica del nucleo famigliare, maggiore è la propensione all’uso dei saldi. In più, rispetto al passato, si sta affermando un nuovo trend per quanto riguarda gli acquisti da parte dei trevigiani e il periodo in cui farli: se prima si aspettava con entusiasmo l’arrivo dei saldi per potersi permette una spesa, ore, forse anche complici le continue promozioni che imperversano tutto l’anno, il saldo sta perdendo sempre più appeal nel consumatore.

 

A prova di questa tendenza, è curioso notare anche l’atteggiamento che i consumatori assumono: infatti, solo il 30% degli intervistati attendono i saldi non per fare l’acquisto della griffe in particolare, ma in generale per i saldi in sé, quindi diventa un’attesa generalista che si affievolisce nel tempo.

Ma di questi dati ne sono ben consci anche le imprese, le quali hanno constatato come nei primi giorni di saldi, l’impatto non sia stato così determinante (il 47,8% dichiara di aver visto meno gente) e rispetto alle vendite annuali complessive, il periodo del saldo invernale rappresenta meno del 5% per la maggioranza. Di una cosa però non devono temere i commercianti: gli acquisti in Internet. Sebbene l’e-commerce sia diventato uno strumento sempre più utilizzato dalle grandi aziende, soprattutto d’abbigliamento, l’acquisto in saldo on line sembra non stia prendendo piede nelle abitudini dei trevigiani, come lo sottolinea il dato rilevato: il 49% degli intervistati afferma, infatti, di non acquistare mai su internet.