Rosanna Filippin è il nuovo segretario del Pd Veneto, anche se non raggiunge la maggioranza assoluta.

Rosanna Filippin e’ il nuovo segretario del Partito Democratico del Veneto. E’ stata eletta per acclamazione, a Padova, dall’assemblea regionale, dopo che Andrea Causin, il candidato della mozione Franceschini, aveva annunciato, all’insegna di “responsabilità’ e “unita'”, il ritiro dal ballottaggio, invitando tutti i delegati a votare per la candidata vicentina.

Avvocato civilista, nata e cresciuta a Bassano del Grappa nel 1962, per anni animatrice dell’Azione Cattolica, si laurea in Giurisprudenza a Padova, per poi specializzarsi in responsabilità civile e diritto di famiglia. Tra il 1995 e il 1999 è stata consigliere comunale e poi capogruppo di Bassano, in seguito abbandona l’impegno politico diretto per dedicarsi alla professione e fondare, con due colleghi, uno studio legale.
L’impegno politico ritorna nella sua vita nel 2007: diventa il primo segretario provinciale del Partito Democratico e Assessore all’Urbanistica nella città di Bassano, distinguendosi per aver firmato piani urbanistici che riducono la cubatura edificabile anziché aggiungerne di nuova.
La Filippin, candidata della mozione Bersani, raccoglie i maggiori consensi a Belluno e a Padova, dove supera la soglia del 50%, troppo poco però per vincere davvero in tutta la regione.

Nell’analisi dei risultati spicca anche il dato del voto «disgiunto»: in tanti infatti, tra gli elettori del Pd, hanno votato per una mozione a livello nazionale ma poi per un candidato di un’altra area a livello regionale. E’ la dimostrazione che nel territorio contano più le personalità che le idee politiche. Infine l’affluenza: i votanti sono stati in tutto 176.342. Rispetto a due anni fa, quasi 5 mila in meno. C’è anche un discreto numero di bianche e nulle. Comunque un’affluenza giudicata positiva da tutto il Pd Veneto.