Elezioni regionali in Veneto. È il nuovo tema affrontato dall’ultimo sondaggio condotto dall’Istituto Quaeris. I risultati sono stati illustrati nel programma di approfondimento “Promesse & Fatti”, programma dell’ente televisivo locale Antenna 3 Nord Est.

All’interno del programma Fatti & Promesse, condotto dal giornalista Fabio Fioravanzi, il direttore di Quaeris Giorgio De Carlo illustrerà le risposte date dai cittadini veneti sulla conoscenza e sulla fiducia dei possibili candidati, e sulle principali caratteristiche personali a loro attribuite, nonché sul candidato che raccoglie meglio le simpatie dei veneti come oppositore a Luca Zaia.

Alle prossime elezioni regionali, che si terranno il 31 maggio 2015, i candidati che si sfideranno alla presidenza, con le rispettive liste di sostegno, saranno:

  • Jacopo Berti, sostenuto dal Movimento Cinque Stelle;
  • Laura Di Lucia Coletti, sostenuta da L’Altro Veneto Ora Possiamo (lista civica con al suo interno PRC e PCd’I);
  • Alessandra Moretti, (PD), sostenuta da una coalizione di centrosinistra;
  • Alessio Morosin, sostenuto dalla lista Indipendenza Veneta;
  • Flavio Tosi, dissidente espulso dalla Lega Nord, sostenuto da Area Popolare (NCD e UdC) ed altre 5 liste;
  • Luca Zaia, Lega Nord, presidente uscente sostenuto dalla Lista Zaia Presidente, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionaleed Indipendenza noi Veneto.

Per quanto riguarda la legge elettorale che verrà utilizzata, ci si atterrà al nuovo sistema elettorale del Veneto, regolato dalle legge regionale 5/2012. L’assemblea sarà composta da 50 consiglieri (tra cui il candidato presidente giunto secondo) più il presidente proclamato eletto. Dopo l’eliminazione del listino del presidente, la ripartizione dei seggi resterà proporzionale, ma con un premio di maggioranza variabile: alla coalizione vincente verranno assegnati 29 seggi se riesce a superare il 50% delle preferenze; 28 se ottiene tra il 40% e il 50% dei voti; solo 27 qualora dovesse rimanere sotto al 40%. È inoltre fissata una soglia di sbarramento del 3% per le liste non collegate a coalizioni che superino il 5% dei voti.