Quaeris si è fatta portavoce dei Veneti sui temi della viabilità e delle infrastrutture regionali: tra gli interventi ritenuti più urgenti l’adeguamento del trasporto pubblico locale e della rete stradale extraurbana.

Dalla rilevazione condotta da Quaeris nei primi giorni di dicembre emerge un’immagine della viabilità veneta sostanzialmente positiva: ottimo riscontro registrano infatti i servizi di autostrade, di trasporto pubblico locale e della rete stradale ordinaria, ai quali viene attribuita soddisfazione rispettivamente per l’82, il 67 e il 64% degli intervistati. Fanalino di coda è invece il trasporto ferroviario locale, rispetto al quale il giudizio dei rispondenti spinge leggermente l’ago della bilancia su valori di soddisfazione negativi (solamente il 44% dichiara di esserne molto/abbastanza soddisfatto).

Nonostante la valutazione positiva espressa sulla qualità del servizio di trasporto pubblico locale, esso è segnalato dal 27% dei rispondenti come il problema più urgente dal punto di vista delle infrastrutture, seguito dalle strade extra urbane (23%) e dalle strade urbane (22%). Benché sia percepita l’esistenza di un disservizio del trasporto pubblico su ferro, la rete ferroviaria viene indicata come intervento prioritario solamente dal 17% delle persone intervistate; sono visti come meno bisognosi di intervento le autostrade (9%) e gli aeroporti (2%).

I cittadini veneti ritengono che tra le opere ora in cantiere la nuova Romea abbia la necessità di essere terminata con più urgenza, seguita nell’ordine dalla terza corsia dell’autostrada A4 Venezia – Trieste, dal completamento del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR), dal potenziamento della Valsugana e dalla realizzazione della Pedemontana.

Un confronto all’interno dell’area del Triveneto dimostra che i cittadini del Trentino Alto Adige sono i più soddisfatti dall’azione del proprio governo regionale in tema di infrastrutture, un giudizio positivo espresso dal 58,6% degli intervistati; seguono nella classifica di rendimento istituzionale la regione Friuli Venezia Giulia (52,3%) e da ultimo il Veneto (51,4%).

Il nord est sta attraversando un momento storico dal punto di vista infrastrutturale, con conseguenze significative sulla qualità della viabilità nel territorio. Rispetto alla realizzazione delle “grandi opere”, i cittadini esprimono le maggiori preoccupazioni sull’impatto ambientale che esse potrebbero comportare, segnalando inoltre come ulteriori elementi critici i costi legati alla gestione delle stesse, la loro sicurezza e i possibili danni derivanti dall’inquinamento.