Venezia, oltre alla sue bellezze culturali e paesaggistiche, è da sempre rinomata per il suo Carnevale e quest’anno, causa di una Pasqua bassa, il Carnevale durerà meno rispetto all’anno scorso: incominciato sabato 23 gennaio, culminerà martedì grasso 9 febbraio.  Il Carnevale di Venezia è noto per essere uno dei più famosi al mondo, nonché uno dei più apprezzati per le sue maschere e i numerosi eventi che vengono organizzati ogni anno nella città lagunare.

Come ogni anno la città di Venezia si riempirà di turisti, ma dopo gli eventi di Parigi, che clima ci si dovrà aspettare?

Questa fase così incerta, sembra che generi negli italiani un’insicurezza generalizzata, si potrebbe dire totalizzante, che determina paure e preoccupazioni crescenti.

Le misure di controllo adottate per la messa in sicurezza di Venezia da parte del presidente della Regione Veneto Zaia sono chiare e semplici: controlli nei punti nevralgici della città (stazione dei treni e Piazzale Roma), aggiungendo anche la necessità di togliere le maschere dai visi dei “figuranti” al passaggio negli eventuali posti di controllo.

Ma gli italiani, cosa ne pensano dell’attuale situazione che stiamo vivendo?

Secondo un recente sondaggio dell’Istituto Ixè, il 52% della popolazione italiana non si sente più sicura e teme azioni dell’Isis, tuttavia un buon 47% si dichiara ottimista. Un dato significativo, inoltre, sottolinea come la maggioranza del campione (56%) ritiene che dopo gli attentati dello scorso novembre a Parigi, anche l’Italia sia in guerra; di parere contrario è il 43%.

Per quanto riguarda le misure di controllo che gli Stati stanno adottando, il 25% degli italiani intervistati da Ixè è favorevole alla chiusura delle frontiere, mentre il 18% sacrificherebbe volentieri la propria privacy per sentirsi più sicuro e il 16% auspica l’introduzione di nuove leggi speciali ad hoc. Il 14% è scettico nei confronti di tutte le misure prese in esame in nome della propria libertà, mentre un buon 25% approverebbe in toto tutte le misure sopraccitate.

Un’ulteriore considerazione ci viene fornita da un sondaggio svolto dal Censis dopo le stragi del 13 novembre 2015: in riferimento alle paure degli italiani, per l’Istituto di ricerca si tratta di timori che hanno «concrete implicazioni quotidiane» e che incidono «profondamente» sul modo di organizzare la nostra vita. Inoltre , «8.3 milioni di italiani hanno modificato in modo profondo le loro abitudini, ridefinendo percorsi, luoghi del tempo libero, modalità di trasporto».

Possiamo concludere da queste indagini che l’Italia risulta essere spaccata in due: chi crede in un possibile attacco terroristico con il conseguente cambiamento di stile di vita e chi, forse meno impressionabile, preferisce continuare a vivere la vita come ha sempre fatto.

Ciò che ci auguriamo è che questo Carnevale 2016 a Venezia sia come tutti gli altri: divertente, emozionante e pieno di turisti!