Cosa pensano i cittadini veneti del bipolarismo? E che pensano della possibilità di un voto anticipato? Quaeris questa settimana analizza tali temi chiedendo ad un campione di cittadini veneti di esprimere la propria opinione a riguardo.

Secondo il 52,6% il bipolarismo è la soluzione migliore, mentre il 34,0% ritiene opportuno il ritorno ad un sistema multi – partitico. Il 13,4% è indeciso a riguardo e preferisce non esprimersi.

Tra gli intervistati emerge un’alta sfiducia verso i partiti attualmente operanti: ben il 66,0% ritiene che essi non riescano ad esprimere appropriatamente tutte le idee politiche dell’elettorato. Solo il 34,0% nutre molta od abbastanza fiducia nelle capacità dei partiti di rappresentare il popolo. Questo aspetto viene confermato dai pareri degli intervistati relativi all’astensionismo: nell’eventualità si concretizzasse l’ipotesi del voto anticipato in primavera, il 60,0% crede aumenterebbe l’astensionismo dei votanti rispetto alle scorse elezioni politiche nazionali del 2008 mentre il 37,1% è di parere contrario.

Abbiamo quindi chiesto agli intervistati di esprimersi circa l’opportunità del voto anticipato: il 37,1% ritiene la possibilità di tornare a votare in primavera utile, mentre il 49,9% lo considera inutile. Rispetto ai risultati della stessa domanda posta in un sondaggio del 17 Dicembre 2010 aumenta la quota dei non rispondenti/ indecisi (dal 2,5% l 13,0%), diminuisce la percentuale di coloro che ritengono che tale situazione si realizzerà (dal 54,3% al 37,1) mentre rimane stabile la percentuale di coloro che ritengono inutile il ritorno al voto.

PDF Sondaggio Quaeris_Bipolarismo