Gli Stati Uniti sono veramente il regno delle esagerazioni? Cosa pensano gli italiani degli sprechi energetici, dell’abuso di cibi ed armi e dei molti altri elementi contraddittori dello stile di vita americano?

È quanto viene chiesto agli intervistati in questo studio di Quaeris, effettuato per LiveIn Magazine, che vuole esplorare l’immagine degli Stati Uniti nella mente degli italiani.

Gli USA sono un grande paese, ma sono formati da 50 stati autonomi, con leggi proprie e diversi stili di vita. Ci sono Stati molto ricchi, Califonia, New York, Texas e Stati molto poveri, quelli della “poverty belt”. In alcuni di questi Stati c’è un alto livello di industrializzazione, mentre altri basano la loro economia principalmente sul business dell’agricoltura ed altri ancora sono all’avanguardia nelle produzioni tecnologiche. Queste differenze non sono effimere, ma esprimono delle grandi diversità e contraddizioni anche nelle visioni sociali e politiche. Da un lato, infatti, c’è un’America progressista, liberal, all’avanguardia anche nel campo sociale, come dimostrato dalle leggi di alcuni stati su aborto, ricerca scientifica, eutanasia e matrimoni gay, e d’altro canto c’è un’America bigotta, profondamente conservatrice e legata ancora alle vecchie tradizioni in cui vige la pena di morte, c’è la libertà di portare le armi, ci sono le chiese cristiano- fondamentaliste, ci sono i creazionisti (che negano in toto la visione darwiniana dell’evoluzione delle specie), e ci sono ancora le discriminazioni basate sulle abitudini sessuali. Quaeris con questo sondaggio vuole comprendere quale sia il punto di vista degli italiani relativamente allo stile di vita americano, alle esagerazioni di questo popolo ed al confronto con il modo di vivere italiano. È per questo che si è deciso di sondare l’opinione di un campione di soggetti residenti in Italia, stratificato per genere, classe di età ed area di residenza.

Il 10,1% del campione preso in considerazione ha avuto modo di visitare gli Stati Uniti nel corso della sua vita, il 30,7% non lo ha fatto, ma lo desidererebbe, mentre ben il 59,2% non vorrebbe visitare gli USA. La percentuale di questi ultimi risulta maggiore tra le femmine, gli over 55 anni ed i residenti al Sud. La quota invece di coloro che bramano un viaggio negli Stati Uniti è maggiore tra i maschi, gli under 24 anni ed i residenti nel Centro Italia.

Per quanto riguarda le cosiddette “esagerazioni”, la totalità degli intervistati (100,0%) ritiene che l’uso delle armi e la pena di morte possano essere considerate dei veri e propri eccessi del popolo americano. Seguono poi altri aspetti quali l’abuso dei consumi energetici (considerato un’esagerazione dal 96,8% degli intervistati) e l’abuso dei cibi (95,4%). Il lusso e l’ostentazione della ricchezza da parte degli americani è ritenuto eccessivo dal’89,4% degli intervistati: tra i vari aspetti testati, esso risulta essere l’elemento etichettato in modo minore come “esagerazione”. Altri eccessi che colpiscono il campione sondato sono: l’obesità fin da giovani e l’estensione di tale fenomeno nella popolazione, la mania di rendere tutto cinematografico come accade nelle feste quali i matrimoni, la moltitudine di razze presenti negli USA e le enormi distanze.

Sì sono poi testati tre aspetti relativi all’America: il gap tra ricchi e poveri, la libertà ed il confronto con l’Oriente. L’affermazione più condivisa dagli intervistati è quella che riguarda l’emergere dell’Oriente: quasi la totalità del campione esprime accordo rispetto alla considerazione che gli Stati Uniti, pur detenendo ancora un altissimo potere economico e politico in campo internazionale, siano minacciati dalla crescita di potenze quali Cina ed India che nel prossimo futuro li supereranno (grado di accordo su una scala da 1 a 10: 9,11). Emerge quindi, nella mente degli intervistati, un’immagine di declino degli Stati Uniti: tale aspetto è maggiormente riconosciuto dagli over 45 anni e dai residenti nel Sud Italia.

Un altro aspetto ampiamente condiviso è quello che riguarda il gap tra ricchi e poveri: l’84,7% degli intervistati ritiene che negli Stati Uniti ci sia un maggiore gap / differenza tra ricchi e poveri rispetto all’Italia. Tale affermazione (media: 8,20) è maggiormente condivisa dai maschi, dai 35-44 enni e dai residenti nel Centro Italia.

Dal punto di vista dell’espressione della libertà, solo il 76,0% ritiene con forte accordo che gli USA pongano tale valore al di sopra di tutto: la media relativa all’accordo rispetto a tale aspetto è infatti la più bassa, attestandosi sul 7,82. Questa affermazione è maggiormente condivisa dai maschi, dagli under 24 anni, dai 35 – 44 enni e dai residenti nel Centro Italia.

PDF Sondaggio Quaeris_America