Quaeris ha svolto una indagine nazionale sul gioco d’azzardo che ha interessato un campione rappresentativo di 2.008 cittadini italiani.

 

Essa ha evidenziato chiaramente alcuni aspetti del modo in cui tale fenomeno è percepito e vissuto. I giochi d’azzardo più diffusi tra gli intervistati sono Gratta&Vinci (65,2%), Lotto-Superenalotto (47,8%) e scommesse sportive (31,8%). In un giorno, mediamente circa i ¾ degli intervistati (73,6%) dichiarano di giocare meno di 10€, il 23,4% tra 10€ e 100€, ed il 3% dichiara di giocare cifre comprese tra 100€ e 1.000 €.

 

Se da un lato si ritiene importante che Comuni e Regioni si impegnino nella prevenzione del gioco d’azzardo, (92%) dall’altro ben l’85% degli intervistati considera poco efficaci tali politiche di prevenzione.

 

In generale il campione denota un atteggiamento antiproibizionista:  non solo il 21,4% degli intervistati ritiene che sia del tutto inutile vietare il gioco d’azzardo, in quanto altrimenti prospererebbe il gioco illegale, ma la maggioranza assoluta (62,5%) è dell’opinione che il gioco d’azzardo vada permesso, purchè accompagnato ad una cultura del gioco sano. Solo il 16,1% è dell’idea che il gioco d’azzardo vada completamente proibito. A riprova di ciò, la quasi totalità del campione (92,2%) ritiene un importante strumento di prevenzione la corretta informazione e formazione sul tema già a partire dall’età scolare.

 

La visione antiproibizionista è un leif motiv, e ricorre spesso nell’indagine, andando di pari passo con l’affermazione che esiste il gioco d’azzardo illegale controllato dalla criminalità, che esso va contrastato, e che il proibizionismo sul gioco è un errore in quanto favorisce il gioco illegale, considerando che vietare il gioco non serve a nulla perché le persone giocherebbero comunque in qualche altro modo.

 

Consulta il report completo dell’indagine in pdf