INDAGINE QUAERIS – Quasi la totalità degli intervistati ritiene che la propria famiglia possieda /consumi molte cose di cui potrebbe fare a meno, ma d’altro canto solo il 39,6% crede che si possa vivere più poveri, ma più felici. La decrescita felice come sistema per vivere meglio con meno cose ossia più poveri ma più felici? Solo poco più di 1/3 degli intervistati (39,6%) la ritiene possibile.

Negli ultimi anni si parla molto della decrescita felice, ma cosa ne pensano gli italiani? È quanto ha voluto scoprire Quaeris in questo sondaggio: ad un campione rappresentativo di 200 italiani si è chiesto cosa pensino di questo tema e ne sono emerse delle interessanti osservazioni.

Quasi la totalità degli intervistati è d’accordo con l’affermazione “Oggi come oggi io e la mia famiglia possediamo/consumiamo molte cose di cui potremo fare a meno”: il 20,0% concorda pienamente con questa affermazione mentre il 76,5% la condivide abbastanza. Solo il 3,4% non è d’accordo.

Oggi giorno sono sempre più le persone che scelgono di tornare a vivere in un modo più semplice e cambiano radicalmente il proprio stile di vita (tornando a coltivare i campi, evitando di comprare prodotti al supermercato etc): cosa pensano i nostri intervistati di questa scelta? Ben il 58,5% ritiene tale scelta condivisibile e vorrebbe provare ad applicarla nella sua famiglia: a sostenere maggiormente questa posizione sono le donne, i 45-54 enni, gli over 65 anni ed i residenti al nord Italia. D’altro canto il 29,9% degli intervistati, pur ritenendolo un comportamento stimabile, non attuerebbe questa scelta per sé e la propria famiglia: tale percentuale è maggiore tra i più giovani ed i maschi. L’8,0% dichiara di vivere già seguendo comportamenti di decrescita felice, mentre solo il 3,6% ritiene tutto ciò inutile.

D’altro canto all’interrogativo se si possa vivere meglio con meno cose ossia più poveri ma più felici, è solo il 39,6% a ritenere ciò possibile, mentre il 58,5% ritiene che il benessere economico sia un elemento importante per stare bene: di tale parere sono soprattutto gli uomini e gli under 34 anni, mentre sono i più anziani a ritenere che “non siano i soldi a far la felicità”.

Abbiano infine presentato ai nostri intervistati degli esempi di comportamenti di decrescita felice e si è chiesto loro di esprimere delle loro ipotesi circa la possibilità che questi si diffondano in Italia nei prossimi anni. I comportamenti più probabili secondo i nostri intervistati risultano essere la riduzione dell’acquisto di beni superflui (99,7%) ed il maggior utilizzo di mezzi eco-sostenibili riducendo l’uso della macchina (98,7%). Seguono poi altri comportamenti, quali il minor ricorso ai medicinali prestando maggior attenzione al proprio stile di vita (91,4%), la maggior autoproduzione dei beni (89,4%) e la riduzione del consumo di energia (87,2%).

PDF Sondaggio Quaeris_Decrescita felice