Il diciannovesimo Rapporto sull’immigrazione, report che fotografa il ruolo dell’immigrazione in Italia, è stato appena pubblicato dalla Caritas.

Organismo pastorale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana, l’unione permanente dei vescovi cattolici in Italia) per la promozione della carità, la Caritas è animata dallo scopo di promuovere «la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale italiana in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica» (art.1 dello Statuto).

Secondo il Rapporto, ci sonno oltre 4,5 milioni di stranieri in Italia, e in particolare in Veneto sono 454.000. Un numero in crescita, ma meno rispetto il 2007, tant’è che la sensazione sia quella che il grande flusso immigratorio stia rallentando. Tra le cause, possiamo ipotizzare sia per una situazione un po’ satura, sia, forse, la crisi economica che stiamo vivendo in questi anni, la quale scoraggia ulteriori grossi arrivi.

Probabilmente, tra le cause bisogna sottolineare anche una ridistribuzione di presenze all’interno delle varie regioni italiane, ma di certo la dinamica demografica continua, con una forte presenza di minorenni e un’importante incidenza, sui nuovi nati, di figli di cittadini stranieri.

Don Bruno Baratto (direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale delle Migrazioni Migrantes, di Treviso), è colui che ha curato per la Regione Veneto il 19° Rapporto sull’immigrazione di Caritas Migrantes. I risultati e i dati emersi sono stai commentati e presentati lo scorso 28 ottobre a Roma e in altre città italiane.