È stata presentata in anteprima il 1° dicembre scorso nell’ambito del seminario “Innova la tua comunicazione. Web e direct marketing per comunicare l’impresa” la “La comunicazione d’impresa nelle aziende del manifatturiero padovano” ricerca realizzata dall’Istituto di ricerca Quaeris  e promossa dalla Sezione Servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Padova, in collaborazione con la Camera di Commercio.

La ricerca ha considerato un campione di 106 aziende padovane dei settori moda, metalmeccanico e legno-arredo per far emergere la loro percezione della comunicazione d’impresa, gli strumenti e i soggetti che essa coinvolge. Tra gli strumenti, la pubblicità classica (carta stampata, radio, tv) la fa ancora da padrona, essendo utilizzata dall’83,5% delle aziende.

Ma internet incalza e si consolida al secondo posto, utilizzato dal 73% delle aziende (siti, blog, social network), ma detenendo un netto primato tra gli strumenti verso i quali le aziende intendono aumentare gli investimenti nel 2011 (57,8%).

Sempre su internet, considerato una risorsa su cui investire in futuro, l’89,1% delle aziende dichiara di avere un sito, ma i tassi di aggiornamento appaiono ancora bassi. Solo un’azienda su cinque lo aggiorna più di una volta al mese (19,6%), il 31,4% un volta al mese e ben il 49% meno di sei volte l’anno, a riprova che il web è una risorsa ancora relativamente nuova e con ampi margini di miglioramento.

«Sono ancora troppe le imprese che si ritengono soddisfatte della propria comunicazione, senza conoscere lo spettro di possibilità dei nuovi strumenti, a partire da internet – spiega Claudio Velasquez presidente SI Confindustria Padova -. L’evoluzione della comunicazione nell’era del web e dei social media è veloce e inarrestabile e coinvolge anche la comunicazione d’impresa. Servono team di professionisti costantemente aggiornati e in grado di interpretarne ogni opportunità e di sfruttarla al meglio, valorizzando cultura, filosofia e mission dell’azienda. In questo senso le figure tradizionali del tecnico informatico e del giornalista non bastano più. Le imprese dovrebbero rivolgersi ai nuovi profili dei comunicatori web e degli esperti in web marketing».

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