La lingua veneta è il nuovo tema della ricerca condotta da Quaeris. L’Istituto  presenta i risultati dell’indagine sull’uso del “dialetto” tra lavoratori e studenti immigrati.

Lunedì 8 febbraio 2010, con inizio alle ore 16,45, presso la Sala Convegni della Fondazione – Campus dell’Educazione “Armida Barelli” (ex Turazza), si terrà il Convegno di presentazione dell’indagine conoscitiva sul tema “Il Veneto degli immigrati: aspetti linguistici, educativi, formativi, relazionali” realizzata dall’Istituto di ricerca Quaeris.

PDF Sondaggio Quaeris_Lingua veneta

I risultati dell’indagine sulla stampa

SCUOLA: VENETO,UN IMMIGRATO SU TRE VUOLE DIALETTO IN CLASSE

(ANSA) – VENEZIA, 2 FEB – Un immigrato su tre in Veneto ritiene che, insieme all’italiano, anche il dialetto dovrebbe essere obbligatoriamente studiato a scuola. Lo afferma una ricerca dell’istituto Quaeris, svolta su un campione di 600 immigrati residenti nella regione (300 studenti e 300 lavoratori). Chi lavora pensa che la conoscenza del dialetto veneto sia indispensabile per integrarsi meglio e per conoscere i propri diritti in tema di contratti e sicurezza. Chi studia guarda alla conoscenza del dialetto come un modo per relazionarsi con i coetanei, ad esempio in discoteca.
Tra i lavoratori stranieri, l’85% ritiene il dialetto utile per il contesto lavorativo e le relazioni nel territorio. Tra i 600 intervistati, il 26% ha affermato di aver ‘dovuto’ imparare la lingua veneta, il 74% di ‘averla voluta’ imparare.
Il sondaggio e’ stato commissionato a Quaeris dalla Fondazione ‘Ispirazione’ e dalla cooperativa ‘Insieme si può”, che nella scuola d’infanzia da loro gestita e nei corsi professionali prevedono già’ l’insegnamento del dialetto.

SCUOLA: ZAIA, DIALETTO FONDAMENTALE STRUMENTO INTEGRAZIONE

(ANSA) – VENEZIA, 2 FEB – Il dialetto, in questo caso quello veneto, e’ per il ministro Luca Zaia oltre che un veicolo di comunicazione e di espressione ‘anche un fondamentale strumento di integrazione’. Zaia, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Veneto, commenta cosi’ un’indagine dell’Istituto di ricerca Quaeris da cui risulta che un immigrato su tre chiede che accanto all’italiano venga insegnato a scuola anche il dialetto veneto, per meglio integrarsi.
‘Tale e’ il ruolo che il veneto, e gli altri dialetti, hanno nella vita di tutti i giorni – prosegue – che gli stessi stranieri chiedono venga insegnato nelle scuole. Il dialetto accorcia le distanze e favorisce le relazioni sociali. In base alla ricerca, ad esempio, gli anziani e i disabili si sentono più’ sicuri se chi li assiste parla il dialetto’. ‘Questi dati – conclude Zaia – sono la conferma che siamo nel giusto quando affermiamo che le lingue materne sono una componente imprescindibile della comunità’ e della sua identità”.